Migranti: tutti ne parlano, ma nessuno li vuole

  • Attività RFL (Restoring Family Links) per dare un’opportunità a chi non ha più notizie dei propri familiari di rimettersi in contatto con loro. L’ attività è stata avviata nell’anno 2016 e grazie ad un primo intervento di mappatura del territorio per l’individuazione di tutti i CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) per richiedenti protezione umanitaria è stato possibile divulgare il servizio all’interno dei centri stessi. Questo ha fatto sì che sono ad oggi sono le strutture stesse che si mettono in contatto con noi in caso di bisogno.
  • Accompagnamento dei migranti sul territorio a seguito di convenzione con la Prefettura di Lodi. L’ intervento viene svolto a chiamata a seconda dell’andamento ed intensità dei flussi migratori sul territorio nazionale.
  • In collaborazione con l’Area 1 promuoviamo nozioni di primo soccorso domestico di base in lingua inglese e/o francese all’interno dei CAS avvalendoci del supporto dei migranti stessi che hanno acquisito buona padronanza della lingua italiana per l’intervento di mediazione linguistica. Promuovere integrazione attiva e non passiva.
  • In collaborazione con l’Area 5 promuoviamo corretta informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili, in particolare sull’ HIV, organizzando all’interno dei centri di accoglienza interventi informativi e di confronto. Informazione corretta vs credenze popolari, leggende e false verità: obiettivo difficile e ambizioso , ma possibile.
  • Cultura alla cittadinanza. Mai come in questi tempi si percepisce tensione e diffidenza verso “il diverso”. Ogni occasione per noi è spiraglio di intervento per promuovere una corretta informazione sull’immigrazione.